al contrario mi sembra una gioventù che non è bruciata e non va manco a fuoco, salvo appiccarlo da sé.
E invece i (pochi) testi che leggo /sento vanno spesso in quella direzione.
La mia generazione ha dai 30 anni in su, quella dei 20 è una, se non due, generazioni indietro. Non che la mia abbia meno fortune, anzi. Una storia un po' diversa magari, questo sì. Sto dicendo che la loro ne ha altrettante.
Mi ritorna spesso in mente Masini (l Italia), quando sento alcuni testi vissuti cantati da ventenni.
Comunque il post a cui ho risposto diceva che sono testi coraggiosi: per me no, questo in particolare ha un paio di concetti indovinati, ma è comunque un testo abbastanza in linea col genere che va per la maggiore
Considerato che una generazione in genere passa da padre in figlio e in media é un arco di tempo di 20-25 anni, a meno che tu non abbia 45 anni, la generazione dei 20enni é la stessa tua. Credo che anche tu, come me quando ero ragazzo, ascoltassi Masini vivendone i drammi in etá non matura per comprenderli appieno, non ci vedo molte differenze

Cosí come magari comprendere appieno "liberi liberi" o anche "se ti potessi dire" o ancora "l'uomo che hai di fronte" con l'esperienza di vita di un 30enne é una comprensione forse parziale...eppure le si cantano, spiegano, vivono come canzoni

Tornando in topic, a me i Maneskin non hanno mai preso, ció non toglie che rispetto ai generi che fra i ragazzi dai 15 ai 20 anni vanno per la maggiore (trap, rap, neomelodici partenopei e altri reduci dei talent che propongono peró solo tormentoni estivi) si distinguono per una certa qualitá musicale abbastanza rara di questi tempi.
Restano comunque un fenomeno commerciale sull'onda dei talent che non mi attrae piú di tanto.