ho 10 minuti, li spendo qui per un film da 9.5 in pagella.
---SPOILER---fare un film su joker dopo nolan era abbastanza rischioso: heath ledger è sostanzialmente imbattibile per carisma e movenze.
sono riusciti a fare l'unica cosa che (secondo me) si poteva fare: andare a completare quel personaggio che nolan per forza di cose ha gestito da "spalla" a batman , quindi aveva meno minutaggi, e l'ha gestito egregiamente da personaggio fumettistico: carisma, azione, ritmo. non poteva rallentare oltre il dovuto un film d'intrattenimento già incupito e rallentato per dargli quel velo dark e drammatico.
qui si conclude il confronto: ne escono vincitori entrambi su sfide diverse in film diversi: entrambi da 10 per quel che gli era stato chiesto di fare, indelebili.
qui siamo di fronte a un film su joker serio, profondo,drammatico, introspettivo,psicologico, cupo. un film in cui viene dato peso a un personaggio spesso un po troppo macchiettistico.
2 ore di luci distorte, che incutono ansia, "macabre", una colonna sonora che va dal dark al rock, un Phoenix che regge DUE ORE di primi e primissimi piani sempre sul pezzo, con le movenze che un personaggio psicopatico e fuori dagli schemi prevede, a tratti deforme.
la pellicola ha un punto di svolta, ma volutamente non accelera mai troppo, rimane sempre molto psicologico.
è pensato benissimo, fa vedere a cosa porta una società violenta e uno stato che non si preoccupa di tutelare i piu deboli. per una volta joker non è la chicca in un contesto futuristico, è un personaggio serio e credibile,psicopatico, che reagisce per autodifesa cercando giustizia non per soldi o per potere, in una società che è molto piu presente che futura. una società violenta, istituzioni assenti che abbandonano i deboli e gli emarginati. questo produce un giustiziere (di sè) che non lascia spazio alla giustizia istituzionale, assente o comunque non all'altezza.
l'altra faccia della stessa medaglia di batman che non uccide mai, credendo alla redenzione di chi sbaglia e a una società che col tempo potrà migliorare. joker no, è stanco, ha perso la fiducia nel sistema e nel prossimo.
c'è la follia di un joker che finalmente a testa in giù, o all'insù come in locandina, trova la propria dimensione, o almeno un proprio equilibrio: basta nascondersi, basta incassare. qui ogni azione violenta è motivata e maturata nel tempo, giustizia privata per i torti subìti.
i morti si contano sulle dita di una mano, quasi. si potrebbe dunque dire che manca un po' di sana violenza. no. semplicemente non c'è mai violenza gratuita. non a caso vengono uccisi gli aguzzini in metro, il presentatore che lo mette alla berlina per il suo disagio, il collega di lavoro, ma viene salvato il nano che è sempre stato corretto verso di lui. scelta che caratterizza prodondamente un joker che non cerca violenza, bensì giustizia alle violenze subìte.
ragazzi quella risata soffocata dalle lacrime vale da sola l'oscar, se quei balli liberatori appena accennati da un corpo quasi deforme non fossero sufficienti
ciò che un po stona è la differenza d'età: un joker che appare molto piu vecchio di un Bruce bambino.ma si passa oltre, il cerchio si chiude perfettamente dando il via a tutto quel che sarà.
Da 9 il finale con lui sulla macchina. non basta. stacco dell'immagine, e ci viene regalata un'ultima perla: una specie di "corto" finale da 10 e lode che anticipa i titoli rock a cavallo tra ironia e follia, fuori dagli schemi.
---FINE SPOILER---
