
visto ieri sera...
non c'è che dire, Clint riesce sempre a colpire dritto al cuore degli spettatori. il film è abbastanza lento, racconta la storia di un anziano rimasto vedovo in un quartiere abitato da tantissime etnie diverse, in particolar modo da sud vietnamiti emigrati. il tema dominante è la tolleranza del diverso: si ha il passaggio da un odio viscerale verso i "musi gialli" a un'amicizia toccante con due adolescenti completamente diversi dagli altri.
Wally è un uomo solo, abbandonato da una famiglia forse troppo integrata nella società di oggi, che passa le giornate a riparare casa e a lucidare quell'opera d'arte parcheggiata nel garage: una Ford Gran Torino del '72

in seguito a una forzata frequentazione, nascerà un'amicizia profonda con un ragazzo molto introverso,
Tao, per il quale il vecchio protagonista sarà disposto a fare un sacrificio enorme. il finale, come sempre, è commovente, mai banale. che uomo Clint Eastwood...

da vedere!!
